09 febbraio 2006

MMORPG... il futuro e' qui!


Definizione di Wikipedia: "Il termine Massive(ly) Multiplayer Online Role-Playing Game ed il suo acronimo inglese MMORPG identifica un gioco per computer che viene svolto tramite internet. Migliaia di giocatori possono interagire interpretando personaggi che si evolvono insieme al mondo persistente che li circonda ed in cui vivono."

Un po' di storia. Il primo MMORPG e' stato Ultima Online(in foto) gioco che ha creato difatto un genere. Ricordo ancora con nostalgia le cavalcate per le lande di Britannia, il PvP, i dungeons, la mia casetta in riva al fiume e i vecchi amici... veri pionieri!

Il gioco era graficamente essenziale e aveva un sonoro appena sufficiente... ma la giocabilita' e l' idea che stava dietro al gioco erano di genio puro(Lord British rulez!). Dopo il grandissimo successo, anche grazie agli shard non ufficiali, di UO(1997) le varie SH cominciarono a fiutare l'affare, e facero capolino altri nuovi progetti tra cui segnalerei Dark Age of Camelot(2001) che col suo sistema di guerra fra tre reami distinti rivoluziono' il genere. Gli ultimi anni sono passati con l'uscita di decine di MMORPG alcuni buoni altri meno fino all' arrivo di World of Warcraft(2004) con cui Blizzard conferma ancora una volta la sua vena creativa in fatto di videogiochi confezionando un titolo non rivoluzionario ma che prende tutti i migliori aspetti degli MMORPG in circolazione condensandoli in un titolo giocato(e pagato mensilmente) da piu' di 6 MILIONI di persone nel mondo.

Ma allora un giorno giocheremo solo in rete? Scomparira' il singlepalyer? Sicuramente il gioco in rete ha un fascino a cui e' difficile resistere una volta provato... la voglia di confrontarsi per cercare di superarsi e' insita in ogni essere umano figuriamoci nel videogiocatore medio. Ai tempi di UO e Quake 2 passavo ore e ore... ero un NOLIFER assoluto. Una droga? Forse puo' essere definita' cosi' la dipendenza da gioco online... e UltimaOnline ha fatto molte vittime. Ora la storia ritorna con WoW... un giorno forse nessuno accendera' piu' la televisone e saremo tutti schiavi di qualche MMORPG? Il futuro del videogioco(solo?) e' qui.

21 dicembre 2005

Abandonware... e' la strada giusta?

Cit. da Wikipedia
"Con il neologismo abandonware (abbreviazione di abandoned software) si indica un insieme di software datato e uscito dalla commercializzazione.
A causa dell'evoluzione della tecnologia informatica, i prodotti software (sistema operativo, applicazioni, videogiochi) vanno incontro a rapida obsolescenza o non incontrano più i nuovi gusti degli utenti. In molti casi si tratta di prodotti ancora perfettamente funzionanti ed utilizzabili, apprezzati in particolare dagli appassionati di retrocomputing e/o retrogaming.
La classificazione di un software all'interno della categoria, non significa la cessazione del diritto d'autore, anche se si trovano facilmente sulla rete. In alcuni casi, sono i detentori dei diritti stessi che permettono e si curano del rilascio del software."


Scaricare e utilizzare abusivamente software in commercio e' un reato punito a termine di legge come, paradossalmente, lo e' per programmi o giochi usciti negli anni 80/90 che non sono piu' commercalizzati ne' supportati dalle rispettive software house. Il punto non e' che la legge punisce, ingiustamente, i due casi alla stessa maniera anche se hanno un peso specifico molto diverso ma che dobbiamo muoverci per far si' che il software abbandonato possa essere licenziato freeware dalle rispettive software house o da chi ne detiene i diritti. Il motivo e' semplice: perche' tenere sottochiave veri e propri capolavori ormai non piu' commercializzati ne' supportati? Sarebbe anche una maniera per pubblicizzare positivamente le SH stesse verso un mercato che negli ultimi anni ha avuto incrementi notevoli e nello stesso tempo far felici noi videogiocatori e/o avvicinare a quel mondo, in cui la grafica non era tutto, i piu' giovani.

Qualcuno pero' si sta muovendo per la liberazione del software "abbandonato". I ragazzi/e di OldGamesItalia(di cui faccio parte) stanno anche organizzando il progetto FreeTheGame(ancora in fase embrionale) che puntera' proprio alla richiesta, presso le SH, della liberazione(licenza freeware o simili) di vecchi titoli ormai caduti nell'oblio.

C'e' pero' qualche casa di produzione che, fortunatamente, ha gia' capito questo ragionamento come la RockStar Games con GTA 1 e 2 o la Revolution Software con Lure of the Temptress e Beneath a Steel Sky ma ci sono anche altri esempi di "minor" seguito. Speriamo solo non siano eccezioni ma che divenga una consolidata abitudine. Magari per legge...

Perche' se e' giusto leggere i libri del '400 o ascoltare la musica di Mozart e' anche corretto che tutti possano usufruire di opere di ingegno umano come i videogiochi che possono accostarsi alle arti piu' blasonate. Anche se i videogames, secondo me, si accostano/sovrappongono molto al cinema visto l'utilizzo di attori da una parte e computergrafica dall'altra(e non solo).

Insomma il mio punto di vista e' che il videogioco e' anche arte percio' va preservato dalla scomparsa cosicche' tutti possano usufruirne.

20 dicembre 2005

Benvenuti!

A chiunque legga benvenuto... Questo, nelle mie intenzioni, sara' un test che se andra' bene portero' avanti con tanto entusiasmo. Il blog sara' dedicato perlopiu' alla visione delle ultime tecnologie videoludiche(compresi anche i giochi in uscita) dal punto di vista di uno che videogioca da 20 anni.

A presto... spero.