21 dicembre 2005

Abandonware... e' la strada giusta?

Cit. da Wikipedia
"Con il neologismo abandonware (abbreviazione di abandoned software) si indica un insieme di software datato e uscito dalla commercializzazione.
A causa dell'evoluzione della tecnologia informatica, i prodotti software (sistema operativo, applicazioni, videogiochi) vanno incontro a rapida obsolescenza o non incontrano più i nuovi gusti degli utenti. In molti casi si tratta di prodotti ancora perfettamente funzionanti ed utilizzabili, apprezzati in particolare dagli appassionati di retrocomputing e/o retrogaming.
La classificazione di un software all'interno della categoria, non significa la cessazione del diritto d'autore, anche se si trovano facilmente sulla rete. In alcuni casi, sono i detentori dei diritti stessi che permettono e si curano del rilascio del software."


Scaricare e utilizzare abusivamente software in commercio e' un reato punito a termine di legge come, paradossalmente, lo e' per programmi o giochi usciti negli anni 80/90 che non sono piu' commercalizzati ne' supportati dalle rispettive software house. Il punto non e' che la legge punisce, ingiustamente, i due casi alla stessa maniera anche se hanno un peso specifico molto diverso ma che dobbiamo muoverci per far si' che il software abbandonato possa essere licenziato freeware dalle rispettive software house o da chi ne detiene i diritti. Il motivo e' semplice: perche' tenere sottochiave veri e propri capolavori ormai non piu' commercializzati ne' supportati? Sarebbe anche una maniera per pubblicizzare positivamente le SH stesse verso un mercato che negli ultimi anni ha avuto incrementi notevoli e nello stesso tempo far felici noi videogiocatori e/o avvicinare a quel mondo, in cui la grafica non era tutto, i piu' giovani.

Qualcuno pero' si sta muovendo per la liberazione del software "abbandonato". I ragazzi/e di OldGamesItalia(di cui faccio parte) stanno anche organizzando il progetto FreeTheGame(ancora in fase embrionale) che puntera' proprio alla richiesta, presso le SH, della liberazione(licenza freeware o simili) di vecchi titoli ormai caduti nell'oblio.

C'e' pero' qualche casa di produzione che, fortunatamente, ha gia' capito questo ragionamento come la RockStar Games con GTA 1 e 2 o la Revolution Software con Lure of the Temptress e Beneath a Steel Sky ma ci sono anche altri esempi di "minor" seguito. Speriamo solo non siano eccezioni ma che divenga una consolidata abitudine. Magari per legge...

Perche' se e' giusto leggere i libri del '400 o ascoltare la musica di Mozart e' anche corretto che tutti possano usufruire di opere di ingegno umano come i videogiochi che possono accostarsi alle arti piu' blasonate. Anche se i videogames, secondo me, si accostano/sovrappongono molto al cinema visto l'utilizzo di attori da una parte e computergrafica dall'altra(e non solo).

Insomma il mio punto di vista e' che il videogioco e' anche arte percio' va preservato dalla scomparsa cosicche' tutti possano usufruirne.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

licenza free legittimerebbe una situazione di fatto: nessuno più paga per avere questi giochi, come nessuno paga per giocare col mame. Ma il fatto è che i grandi publisher vogliono continuare a guadagnarci: MS e Nintendo si sono inventati l'arcade live e roba simile e gli sviluppatori per il mercato mobile stanno convertendo in java o flash molti capolavori del passato

00:08  

Posta un commento

<< Home